RADIOTELEVISIONE

L’Associazione per la difesa del servizio pubblico ha purtroppo dovuto prendere atto da venerdì 25 novembre a domenica 4 dicembre 2011 degli scritti apparsi ripetutamente sul “Mattino della domenica”, sul “10 minuti” e sul “Mattinoonline”, tutti facenti capo all’editore Giuliano Bignasca, concernenti il giornalista RSI Renato Minoli, a seguito del suo servizio nell’ambito delle “cronache regionali” diffuse alle 12 del 25 novembre 2011, concernenti la morte dell’ex granconsigliere leghista Rodolfo Pantani, servizio che ha riferito pure sul percorso istituzionale del defunto. La qualifica giuridica dei termini usati nell’aggredire il signor Minoli verrà data dalle competenti autorità penali, ma ci permettiamo condannare fermamente l’uso di una terminologia tipica dei regimi totalitari. I contemporanei attacchi a tutta la RSI, al quotidiano “La Regione” e al suo direttore Matteo Caratti, preoccupa sempre più la nostra Associazione. Chiediamo ai due Consiglieri di Stato leghisti, al gruppo granconsigliare, e ai rappresentanti della Lega negli organi della CORSI di distanziarsi pubblicamente da questo modo di agire facente capo al loro presidente a vita e a ridare all’attività politica informativa quella dignità che merita una società civile. La libertà d’opinione e di stampa non consistono nella minaccia, nella calunnia e nell’ingiuria. Il servizio pubblico è intangibile, anzi deve essere promosso e rafforzato: può essere messo in discussione nell’ambito di un civile dibattito politico, come pure negli organi di sorveglianza di cui è dotata la RSI.