L’Associazione per la difesa del servizio pubblico esprime la propria preoccupazione rispetto al nuovo palinsesto informativo proposto dalla RSI sulla Rete 1 della radio.
L’Associazione per la difesa del servizio pubblico prende atto con grande preoccupazione del progetto di ridefinizione dei vettori radiofonici, sia per gli obiettivi fin qui dichiarati di voler ridurre il parlato su Rete Due al 10%, lasciando quindi campo quasi esclusivamente alla musica, sia per la poca chiarezza fin qui usata per proporre questo progetto.
Gli obiettivi di un servizio pubblico sono molto diversi rispetto a quelli di un’azienda privata. Il beneficiario di un servizio pubblico è un cittadino portatore di diritti.
I tagli lineari sono in contrasto con una strategia rivolta al futuro: potenziare la SSR, nell’ottica anche dello sviluppo delle nuove tecnologie
L’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP) ha preso atto dell’apertura del concorso per la sostituzione di Maurizio Canetta alla direzione della RSI.
Quanti cittadini svizzeri con diritto di voto desiderano veramente la scomparsa del servizio pubblico radio televisivo?