L'assemblea dell'Associazione per la difesa del servizio pubblico del 2011 rilevava che sull'Ospedale San Giovanni di Bellinzona pendeva la spada di Damocle dello smantellamento.

A rischio era la chirurgia viscerale complessa e l'accentramento al Civico di Lugano di servizi specialistici. Ora per la struttura dell'EOC di Bellinzona si apre un futuro più roseo, però non possiamo abbassare la guardia su un travaso da pubblico a privato di diverse competenze, ci riferiamo in particolare ai centri medici. L'emergenza COVID-19 sta dimostra l'efficacia di un servizio ospedaliero decentralizzato e capillare sul territorio.
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