L’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP) ha preso atto che il colosso svizzero dell’energia Alpiq ha manifestato l’intenzione di cedere la propria partecipazione (60.89%) nella Società elettrica sopracenerina (SES) che si occupa delle distribuzione di energia elettrica in 62 Comuni del Sopraceneri. L’ASP considera questa decisione un’opportunità per il Cantone Ticino. È vero che i Comuni interessati potrebbero far valere il diritto di riscatto della rete sul rispettivo territorio. La messa in vendita potrebbe tuttavia facilitare le procedure relative al passaggio di proprietà delle reti di distribuzione di energia elettrica da un’azienda privata all’ente pubblico. L’ASP da anni auspica che il settore elettrico – produzione e distribuzione – siano totalmente in mano pubblica per sottrarre questo importante settore alla speculazione e ai rischi del mercato. È evidente che in quest’ottica i futuri proprietari devono essere i Comuni serviti dalle reti detenute attualmente dalla SES, in collaborazione con AET. Solo in questo modo si potranno garantire le necessarie sinergie ed evitare questioni regionali o interferenze di interessi privati. Per garantire e facilitare il trapasso di proprietà l’ASP auspica un intervento del Cantone, tramite l’AET, in attesa di trovare una soluzione giuridica atta a garantire la presenza dei Comuni interessati. Se tutto il settore elettrico – produzione e distribuzione – potrà finalmente essere in mano pubblica e controllato democraticamente – come lo è attualmente AET – malgrado la liberalizzazione del settore il Cantone Ticino potrà guardare al futuro energetico con una certa tranquillità, in attesa della riversione (il passaggio di proprietà a AET) dei grandi impianti, in particolare della Maggia e della Blenio, la cui decisione di principio è già stata adottata dal Gran Consiglio.