Il comitato dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico, riunitosi il 2 settembre 2013 a Bellinzona, ha preso atto che nel nostro Cantone sono nuovamente in corso tentativi intesi a privatizzare aziende elettriche pubbliche. Risale a qualche giorno fa, secondo quanto ha riferito LaRegioneTicino, la proposta del Municipio di Mendrisio di trasformare l’azienda elettrica comunale in una società anonima. Sempre secondo il quotidiano bellinzonese, la ragione della modifica risiederebbe nella difficile situazione finanziaria in cui si troverebbe il Comune. Si tratterebbe, se l’informazione fosse confermata, di un pretesto. Non si vede infatti in quale modo il Comune potrebbe trarre un vantaggio finanziario dalla trasformazione della propria azienda comunale in società anonima. Essa appare invece come un primo passo verso la cessione ai privati di un prezioso patrimonio comunale. Va ricordato che una simile operazione era già stata presentata qualche anno fa. La stessa rientrò in seguito alla decisa opposizione del personale e dei sindacati. La seconda proposta riguarda di nuovo l’Azienda elettrica ticinese (AET). Un ennesimo atto parlamentare, questa volta sostenuto anche da accademici, vorrebbe far credere che la sopravvivenza di AET sarebbe legata alla sua trasformazione in società anonima. L’ASP ribadisce la sua ferma opposizione ad una simile ipotesi, ricordando anche che solo un’azienda pubblica cantonale è in grado di riscattare nell’interesse pubblico i grandi bacini della Maggia e della Blenio, al momento del loro passaggio allo Stato. L’ASP ha pure preso atto che, facendo uso delle facoltà concesse dalla nuova legge federale, aziende comunali (AMB, Bellinzona e AIL Lugano), hanno almeno in parte rinunciato a rifornirsi da AET. In tale modo, per lo più per vantaggi a corto termine, esse agiscono in contrasto con gli interessi pubblici del Cantone, sottraendo attività all’AET, l’unica azienda in grado di promuovere una politica energetica coordinata e nell’interesse pubblico. L’ASP ritiene che le aziende pubbliche di distribuzione di energia dovrebbero collaborare strettamente con AET affinché il Ticino, nel limite del possibile, possa essere sottratto alle speculazioni del settore e garantire un’ approvvigionamento in energia elettrica sicuro, e a prezzi ragionevoli, all’economia e alle economie domestiche.