L’Associazione per la difesa del servizio pubblico è stata costituita nel settembre del 2000, al momento in cui il Consiglio di Stato
del Cantone Ticino intendeva privatizzare l'Azienda elettrica ticinese e la Banca dello Stato.
Grazie anche alla sua azione, le proposte governative non ebbero successo.

I problemi dell'Ente ospedaliero cantonale, che ASP ha rilevato e resi pubblici nel 2021, si sono aggravati e altri si sono aggiunti.
Criticità che riguardano in particolare il clima di lavoro, le difficoltà che deve affrontare il personale per mantenere elevata la qualità delle cure e la necessità di rivedere l'organizzazione e di meglio definire i ruoli per favorire un'armonica trasformazione dell'EOC in Ospedale con insegnamento universitario. ASP, con questa pubblicazione, affronta le problematiche emerse con alcune proposte concrete.

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L'Associazione per la difesa del servizio pubblico sostiene la manifestazione indetta dall'Ordine dei medici mercoledì 17 aprile

Mercoledì 31 gennaio, il Consigliere federale Albert Rösti si esprimerà sulla riorganizzazione del servizio postale che andrà ad aggravare un servizio pubblico in condizioni sempre più precarie e inaccettabili.

Alcune attività della Posta legate al mandato di servizio universale sono sempre state deficitarie. Garantire una rete capillare, una distribuzione di lettere, pacchi e giornali anche due volte al giorno in tutte le regioni non poteva e non può essere redditizio. Ma ciò non era un problema.

Negli “obiettivi strategici” delle Ferrovie federali svizzere per gli anni da 2019 a 2022, il Consiglio federale scrive: “Le FFS sviluppano e forniscono soluzioni di mobilità attrattive, sicure, puntuali e di qualità per la clientela del traffico viaggiatori e merci; in questo modo esse garantiscono un trasporto pubblico accessibile e conviviale”.

La realtà è molto diversa. Gli utenti assistono, purtroppo, a un peggioramento delle prestazioni.

Peggiorano il servizio pubblico e penalizzano il personale

Votate tre importanti risoluzioni e una tavola rotonda con Simone Gianini sul trasporto pubblico

Lunedì 27 novembre si è tenuta l’assemblea dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico. Si è discusso dell’importante lavoro svolto lo scorso anno e delle sfide per il futuro. In particolare, si sono affrontati i rischi derivanti dagli eccessi delle nuova tecnologie, della liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, del ruolo e dei problemi dell’Ente ospedaliero cantonale, dell’Organizzazione sociopsichiatrica e del rischio di una sua privatizzazione, dei problemi che toccano i giovani.

PER UNA TRASFORMAZIONE DIGITALE RISPETTOSA DELL’UTENZA

Il Comitato dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP) ha invitato alcuni responsabili della Cancelleria dello Stato a tracciare le linee direttive guida per la trasformazione digitale dell’amministrazione cantonale. In base alle relazioni presentate sul tema “opportunità e rischi della digitalizzazione”, ha potuto constatare che la strategia di base mira a facilitare le attività amministrative assicurando nel contempo la possibilità di dialogare con i funzionari dell’Amministrazione.

L’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP) ha deciso di occuparsi dei trasporti pubblici, poiché la problematica della mobilità sta assumendo una grande importanza, per le spese a carico dell‘ente pubblico, il sacrificio di territorio e l’emergenza climatica.

Sull’aumento dei prezzi dei trasporti pubblici

Il comitato dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP) ha preso atto con incredulità della decisione di aumentare i prezzi dei trasporti pubblici, sia per gli abbonamenti (+10%) che per i biglietti (+8-9%).