Nelle scorse settimane il Consiglio di Stato ha presentato il preventivo per il prossimo anno. Esso sarà sottoposto al Gran Consiglio nella sessione del mese di dicembre. L’Associazione per la difesa del servizio pubblico esprime viva preoccupazione per le scelte effettuate dal nostro Governo.
Esse ricalcano le misure di risparmio effettuate sin dagli anni Ottanta. Misure che hanno provocato gravi problemi alle famiglie e allo sviluppo del nostro cantone. Infatti, le misure proposte pensano solo ai numeri e non alle persone. Sono prive di qualsiasi progettualità. Propongono misure di risparmio sull’EOC, le case per anziani, i servizi di aiuto domiciliale, la scuola, i disabili, i minorenni. Propongono la non sostituzione del personale amministrativo per un periodo di sei mesi, senza considerare che queste misure peggiorano le condizioni di lavoro e soprattutto la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Misure già sperimentate e fallite in passato.
Il Consiglio di Stato dopo aver ridotto le entrate fiscali, grazie a regali a chi non ne aveva bisogno, ora vuole riequilibrare i conti con tristi misure di risparmio. Da decenni ignora che il nostro Cantone avrebbe bisogno di un promuovimento economico di qualità, che consenta la creazione di nuove aziende in settori di avanguardia che permettano la creazione di posti di lavoro di qualità con stipendi svizzeri. Il CdS sembra ancora ignorare quali siano le pesanti conseguenze della libera circolazione delle persone senza regole, una politica che già oggi premia le aziende che vivono grazie al basso costo della manodopera frontaliera, che può accettare stipendi poco dignitosi solo perché vive oltre frontiera. Le nostre Autorità, malgrado il fatto che questa situazione pone gravi problemi al nostro cantone da diversi decenni, non ha mai formulato propose serie alla Confederazione, come ad esempio l’adozione di contratti normali di lavoro con stipendi adeguati, oppure la generalizzazione dei contratti collettivi di lavoro.
L’Associazione per la difesa del servizio pubblico auspica che il Parlamento possa correggere questo preventivo, povero di idee, centrato solo su penalizzanti misure di risparmio, ma privo di proposte atte a ridare vigore alla nostra economia e al nostro Paese, proposte che possano offrire ai nostri giovani condizioni di lavoro e di vita dignitosi.
Bellinzona, 21 novembre 2024