COMUNICATI

A seguito della denuncia da parte del sindacato Syndicom, l’Associazione per la difesa del servizio pubblico esprime solidarietà nei confronti del personale degli uffici postali costretto a ridurre le ore proprio nel periodo prenatalizio in cui il lavoro agli sportelli è in aumento.

Questa incomprensibile decisione da parte dei vertici del settore non solo espone gli addetti a maggiori carichi di lavoro con rischi sulla loro salute, ma ha conseguenze importanti anche sull’utenza che deve fare lunghe code prima di essere servita. Oltretutto in questo particolare periodo in cui andrebbero evitati assembramenti.

La Posta non spiega i motivi per cui intende per forza far compensare queste ore entro la fine dell’anno invece di attendere un periodo in cui l’affluenza è minore. Tale decisione risulta quindi incomprensibile a meno che non si vadano a ricercare logiche più complesse: facendo abbassare le ore entro la fine dell’anno i manager potranno presentare i conti del 2020 migliori e prendere così maggiori bonus.

Questa strategia dimostra ancora una volta che chi gestisce la rete degli uffici postali mira unicamente a limitare i costi anziché ad offrire un servizio pubblico di qualità. Le chiusure di uffici postali che hanno toccato in maniera pesante anche il nostro Cantone ne sono una prova evidente.

L’associazione per la difesa del servizio pubblico si chiede, alla luce di quanto fatto in questi anni, se i manager del settore degli uffici postali abbiano la sensibilità e le competenze necessarie per gestire questo importante servizio pubblico.

Bellinzona, 10 dicembre 2020