L’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP ) ha preso atto che il Dipartimento della Sanità e della Socialità è alle prese con la revisione della Legge giovani e della Legge colonie.
La Legge colonie del 1973 e la Legge sulle attività giovanili del 1996
La Legge colonie è stata varata negli anni settanta per dare un impulso concreto alle attività di socializzione dei bambini e dei giovani e per sostenere gli enti organizzatori di attività residenziali (estive) nell’organizzazione delle proprie proposte educative. La visione lungimirante dei Consiglieri di Stato Bernasconi e Righetti permise allora, con una mossa di profonda intelligenza politica, di dare un contributo fondamentale ai bisogni educativi di migliaia di bambini e di giovani i quali, durante il periodo estivo, necessitavano di una maggiore offerta educativa di tipo residenziale. La Legge sulle attività giovanili (Legge giovani) varata nel 1996, rappresentava un tassello di fondamentale importanza per quanto attiene al tema della maggiore partecipatività e della ricerca di identità della popolazione giovanile del nostro cantone, tema che si accompagnava (e si accompagna tutt’oggi) alla questione dell’esercizio della cittadinanza e dei diritti civili.
Con queste due leggi il Canton Ticino si pose all’avanguardia, in Svizzera, su temi che riguardavano le attività extrascolastiche per i bambini e i giovani, andando ad offrire concrete possibilità di esperienza e di esercizio democratico ai bambini e ai giovani che vivono nel nostro Paese.
Il progetto di revisione
Il progetto in revisione mira ad unificare le due leggi in un unico strumento legislativo necessario per far fronte ai mutati bisogni dei bambini e dei giovani: attività residenziali, attività diurne e di prossimità, attivià che promuovono (per sé e per il gruppo di intersse di appartenenta, sia questo culturale, amicale, legato ad un’iniziativa individuale o altro ancora) lo sviluppo di identità e profili di personalità solidi ed equilibrati. Si tratta di un concreto passo in avanti, volto ad una aggiornata messa a disposizione di tutti gli initeressati di uno strumento legislativo in grado di sostenere – ed il bisogno è grande – le necessità educative dei bambini e dei giovani in ambito extrascolastico, promuovendo nel contempo l’acquisizione e l’esercizio di nuovi strumenti di cittadinanza quali le attività in gruppo, le attività di animazione professionale, l’accompagnamento in mentorato, il sostegno nei momenti di ricerca di chiarezza esistenziale e molto altro ancora.
L’ASP auspica il varo della nuova legge
L’Associazione per la Difesa del Servizio Pubblico accoglie con grande interesse la modifica della legge in quanto adatta ai tempi e in quanto strumento all’avanguardia per il soddisfacimento dei nuovi bisogni educativi emergenti, scaturenti – non da ultimo – dalle grosse rivoluzioni culturali che hanno visto i bambini e i giovani protagonisti negli ultimi anni. In questo modo viene ribadita l’importanza di un servizio pubblico il quale non retrocede davanti alle complessità che contraddistinguono le necessità educative sia delle famiglie che dei bambini e dei giovani che in esse visono e imparano a relazionarsi, divenendo anche in questo modo individui autonomi. Il servizio pubblico non può chiamarsi fuori dalla responsabilità di poter fare tutto quanto necessario per sostenere le famiglie e i bambini nella costruzione di percorsi educativi estrascolastici carichi di senso e significato democratico.
L’Associazioe per la Difesa del Servizio Pubblico auspica altresì – data l’importanza della funzione storica delle Colonie estive di vacanza – che il termine “colonia” venga mantenuto nella nominazione della nuova legge.
Bellinzona, 12 novembre 2022