Negli “obiettivi strategici” delle Ferrovie federali svizzere per gli anni da 2019 a 2022, il Consiglio federale scrive: “Le FFS sviluppano e forniscono soluzioni di mobilità attrattive, sicure, puntuali e di qualità per la clientela del traffico viaggiatori e merci; in questo modo esse garantiscono un trasporto pubblico accessibile e conviviale”.
La realtà è molto diversa. Gli utenti assistono, purtroppo, a un peggioramento delle prestazioni.
Lo hanno rilevato anche diversi parlamentari di orientamenti politici diversi:
- ritardi e annullamenti
- treni strapieni, anche in orari non di punta
- coincidenze non rispettate
- servizi igienici spesso chiusi su diverse carrozze, altri impresentabili
- soppressione di sportelli e riduzione degli orari di apertura anche di quelli dei centri
- apparecchi automatici per la distribuzione di biglietti spesso mal funzionanti
A tutto ciò vanno aggiunti i numerosi incidenti, spesso molto gravi con morti e feriti. Negli ultimi dieci anni, secondo Wikipedia, sono stati 33. Essi hanno causato 377 feriti, di cui alcuni gravi, e 11 morti. Molti di questi incidenti sono stati causati da una manutenzione insufficiente, come quella riguardante le circa 500 porte difettate che hanno provocato la morte di un ferroviere. Oppure quello gravissimo del recente deragliamento del treno nella galleria del San Gottardo a causa di una ruota difettata, ci cui nessuno aveva constatato lo stato precario. Deragliamento che ha messo fuori uso per quasi un anno e mezzo il nuovo collegamento tra il Ticino e il resto della Svizzera.
Malgrado tutto ciò le FFS hanno perfino aumentato i prezzi, senza tener conto che sono già i più elevati di tutta Europa.
Il Consiglio federale, nelle risposte agli atti parlamentari, ammette alcune manchevolezze: la mancanza di treni a due livelli; l’insufficienza di personale; la mancanza di 211 macchinisti (fine agosto 2020); carenze nella formazione del personale; errori di pianificazione; insufficiente manutenzione del materiale (binari, carrozze).
Errori gravi. Ma secondo il Consiglio federale il responsabile di questa situazione è il Consiglio di amministrazione delle FFS. Queste ultime, come si ricorderà, sono state trasformate in società anonima nel 1999 e da quel momento gli obiettivi sono cambiati. La priorità non è più quella di offrire il miglior servizio possibile ai passeggeri, bensì quello di ridurre i costi.
Non è infine da dimenticare l’attività del settore immobiliare: essa sta suscitando molte critiche per la sua attività speculativa.
L’Associazione per la difesa del servizio pubblico ribadisce che le FFS devono ritornare ad essere una regia federale, sotto la diretta responsabilità del Consiglio federale. Il parlamento deve ridefinire strategie e obiettivi, dando la priorità alla qualitàqua lità del servizio ai cittadini.
Bellinzona, 27 novembre 2023